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Reti Wi-fi e monitoraggio: quando la tecnologia può essere sfruttata per sorvegliare le persone

28-11-2019   Fabio Mazzocchio Blog

Le tecnologie di sorveglianza costituiscono un tipo di industria che si sta sviluppando a velocità elevata: il riconoscimento facciale, appena adottato negli aeroporti italiani, è già obsoleto. Pertanto, verso quale direzione stanno andando questi processi?

Una risposta è fornita dall’utilizzo della tecnologia Wi-Fi per il monitoraggio: ad esempio, esiste un’app, creata nel 2018 da un gruppo di ricercatori dell’Università della California, che, consentendo di capire la posizione esatta dei trasmettitori Wi-Fi esistenti in un edificio, permette il semplice utilizzo di smartphone per rilevare la presenza umana e il movimento direttamente dall’esterno.

Tuttavia l’utilizzo del Wi-Fi può andare ben oltre l’identificazione delle persone: è quanto sostenuto da alcuni gruppi di ricerca dell’Istituto di Tecnologia del Massachusetts secondo i quali, sulla base del movimento e dei segnali vitali, è possibile monitorare lo stato emotivo del soggetto e analizzarne i modelli comportamentali.

Il futuro delle tecnologie di sorveglianza non si ferma a questi impieghi avanguardisti delle reti Wi-Fi. La novità è costituita dal tracciamento delle cellule microbiche: ogni persona ne emette circa 36 milioni all’ora e i microbiomi umani sono unici per un certo periodo di tempo (per approfondire consulta l’articolo “Identifying personal microbiomes using metagenomic codes”, pubblicato da PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America); di conseguenza le tracce microbiche possono essere utilizzate per aiutare a ricostruire un quadro delle attività e dei movimenti di una persona, per esempio dove hanno camminato, quali oggetti hanno toccato e in quali ambienti sono stati.

Se da un lato una maggiore sicurezza e le conoscenze che possono essere acquisite su come le persone sfruttano i luoghi pubblici possono generare dei vantaggi reali, dall’altro bisogna valutare l’impatto di queste nuove tecnologie domandandoci se la società in cui vogliamo vivere è quella che sorveglia costantemente i suoi cittadini o quella in cui gli stessi cittadini non sono mai del tutto sicuri in merito a quando, come e da chi sono osservati.